L’ergastolo e la dignità umana: un caso lampante di disattuazione della costituzione e degli obblighi internazionali assunti dallo Stato Italiano

Freitas, Janaína Thaddeu Calil de

Abstract:

 
The existence of life sentence in prison in the Italian judicial system does not scare judicial officials, that is why the Italian Constitutional Court has declared its constitutional legitimacy, highlighting it's perpetual character. Life sentence has therefore been considered 'emptied' and humanised because of the existence of several benefits that are given to people serving life sentences, is this the truth? In reality, life imprisonment makes it difficult for the prisoner to be rehabilitated, and in modern prisons the prisoners dignity which should be protected by the italian constitution does not seem to be respected by the organs of the European Union and international legislation.
 
L’esistenza del carcere a vita nell’ordinamento giuridico italiano non sembra sconvolgere la comunità dei giuristi, infatti la Corte Costituzionale italiana ha dichiarato la legittimità costituzionale dell’ergastolo, mettendone in risalto il carattere non perpetuo. L’ergastolo è considerato “svuotato” e umanizzato a causa dell’esistenza di una serie di benefici concessi agli ergastolani, sarà davvero così? In realtà, il carcere a vita rende difficile la rieducazione del condannato e nell’attuale contesto carcerario rappresenta un caso lampante di disattuazione del principio di dignità della persona tutelato dalla Costituzione italiana, dagli organi dell’Unione Europea e anche dal diritto internazionale.
 

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