Abstract:
The existence of life sentence in prison in the Italian judicial system does
not scare judicial officials, that is why the Italian Constitutional Court has
declared its constitutional legitimacy, highlighting it's perpetual character.
Life sentence has therefore been considered 'emptied' and humanised
because of the existence of several benefits that are given to people serving
life sentences, is this the truth? In reality, life imprisonment makes it
difficult for the prisoner to be rehabilitated, and in modern prisons the
prisoners dignity which should be protected by the italian constitution does
not seem to be respected by the organs of the European Union and
international legislation.
L’esistenza del carcere a vita nell’ordinamento giuridico italiano non
sembra sconvolgere la comunità dei giuristi, infatti la Corte Costituzionale
italiana ha dichiarato la legittimità costituzionale dell’ergastolo,
mettendone in risalto il carattere non perpetuo. L’ergastolo è considerato
“svuotato” e umanizzato a causa dell’esistenza di una serie di benefici
concessi agli ergastolani, sarà davvero così? In realtà, il carcere a vita rende
difficile la rieducazione del condannato e nell’attuale contesto carcerario
rappresenta un caso lampante di disattuazione del principio di dignità della
persona tutelato dalla Costituzione italiana, dagli organi dell’Unione
Europea e anche dal diritto internazionale.