Un diritto a misura d’uomo: la legalità penale in beccaria

Lopez, Kelly Tatiana Effer

Abstract:

 
Well known authors, including Bentham, have stressed the link between Contractarianism and consensus as the main argument in support of the lawfulness of the punitive power. But this link is not univocal. Along with the contractarians that have recognized the chrism of the legitimacy of the punitive power in the conventional character of behaviour rules and their respective sanctions, there are those who have recognized it in the primacy of the law of the strongest. The contractualistic doctrine itself does not determinate clear limits regarding the exercise of punitive law. Otherwise, the adherence to the organismic doctrine, that affirms that the whole is greater than its parts, or to the individualistic one, that claims the axiological primacy of the individual rights, can allow us to clearly understand the position occupied by the individual in relation with the holder of power. Taking seriously the obligations imposed by theConstitutional state leads us to opt for the second option and to individuate in human dignity, and in the promotion of individual rights, the impassable limits of a minimum criminal law, as a policy of a State that represents an instrument for the satisfaction and protection of individual's rights. One of the first theorists of criminal sanctions who remained anchored in this second front is Cesare Beccaria.
 
Noti autori, tra cui Bentham, hanno sottolineato il nesso fra il pensiero contrattualista e il consenso come principale argomento a sostegno della legittimità del potere punitivo. Ma questo nesso non è univoco. Insieme ai contrattualisti che hanno ravvisato il crisma della legittimità del potere di punire nel carattere convenzionalistico delle regole di condotta e delle rispettive sanzioni, ci sono coloro che l’hanno ravvisato nella preminenza della legge del più forte. Mentre la dottrina contrattualistica di per sé non determina una cornice limitativa dell’esercizio del diritto punitivo, l’aderenza alla concezione organicistica, invece, che ritiene il tutto superiore alle parti, o a quella individualistica, che afferma il primato assiologico dei diritti del singolo, è in grado di farci capire la posizione che occupa l’individuo in relazione al detentore del potere. Prendere sul serio gli obblighi che impone lo Stato costituzionale di diritto conduce a optare per la seconda opzione e ricavare nella dignità umana e nella tutela dei diritti dell’individuo i limiti invalicabili di un diritto penale minimo, all’interno di uno Stato strumentale alla soddisfazione e tutela dei diritti dei singoli. Fra i primi teorici della pena, saldo in questo secondo fronte, troviamo Cesare Beccaria.
 

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